In questi giorni in cui siamo costretti a stare in casa, a lavorare a rilento (chi può) e preoccuparsi delle sorti dei nostri cari e del nostro Paese, abbiamo visto restituirci una merce divenuta rarissima: il tempo.
E allora, se è vero che chi ha tempo non aspetti tempo, dobbiamo ingegnarci per trasformare questa situazione in opportunità. Dopo aver pulito i termosifoni con i cotton-fioc, ordinato i libri sugli scaffali per colore e girato tutte le grucce dell’armadio nello stesso verso, possiamo, anzi dobbiamo, dedicarci alle cose rimandate, appunto, da tempo.
Come Agenzia di Comunicazione attiva da quasi trent’anni, abbiamo la fortuna di ricevere molte candidature di ragazzi e ragazze, professionisti e free-lance, purtroppo, e lo diciamo con la vergogna di chi non ringrazia per un regalo, non riusciamo a rispondere a tutti.
Possiamo però forse ricambiare fornendo alcune linee guida, e qualche trucchetto, per inviare una candidatura in modo più efficace.
Tratto da (più di) una storia vera
LE BASI
Tutto questo è divertente, anche se elementare, Watson
Sarà anche banale, ma è bene partire dall’ABC: per evitare di essere eliminati a tavolino, vi consigliamo di non inviare la vostra candidatura:
Senza allegato
Come direbbe Scamarcio ne Lo Spietato, ça va sans dire, rende difficoltoso valutare la vostra figura
Senza oggetto
E affidare al caso l’apertura della vostra preziosa mail? È un peccato!
Senza testo mail (solo allegato)
Può essere intrepretato come sminuente o confusivo per chi riceve la vostra candidatura. Perché non si è presentato? Per quale ruolo si sta candidando? È interessato a un colloquio? Cosa devo fare?
Anche tu puoi salvare le Agenzie da crisi dissociative della personalità: aggiungi un testo alla tua mail!
Gentile “nome di altra agenzia”
Pensate di ricevere un mazzo di fiori e leggere sul bigliettino
Ti amerò per sempre “nome di altra ragazza”
due dubbi sulla sincerità della relazione sorgerebbero, pertanto vi consigliamo o di rileggere più volte prima di inviare o di farvi molto amico il fioraio.
Invio multiplo senza criterio
Come sopra, ma senza l’adulterio, chi vi legge si deve sentire l’unico. Inviare una mail senza personalizzare l’intestazione equivale ad ammettere di sparare nel mucchio e le probabilità di essere ignorati aumentano vertiginosamente. Dedicare qualche minuto alla personalizzazione della mail ne varrà la pena, fidatevi.
Indirizzo mail non professionale
Sarebbe opportuno che il vostro contatto professionale fosse Nome.cognome con minime variazioni. Se la vostra mail presenta vezzeggiativi, nomignoli, nomi di cose, animali, piante o città, forse è il momento di farne una nuova.
Concorderete che diventa complicato valutare una collaborazione con trottolina06 o hellokittykitty (il fatto che hellokitty fosse già esistente e ci sia accaniti ripetendo kitty due volte, meriterebbe una riflessione ulteriore sulla dignità umana ma non la faremo oggi).
OGGETTO DELL’ E-MAIL
Già in quella piccola riga di testo si può mettere in pratica uno dei capisaldi della comunicazione. Pensare come chi legge. L’oggetto serve per contestualizzare il messaggio e anticiparne il contenuto. Possiamo anche lavorare per attirare l’attenzione ma evitando il binomio “confidenza (che tendenzialmente non si ha) + originalità (che tendenzialmente non è richiesta)” o si correrà il rischio di minare la propria professionalità e apparire fuori luogo.
Nel dubbio, invochiamo Leonardo da Vinci e la sua semplicità come suprema sofisticazione: Candidatura per [ruolo] – [nome, cognome] è minimale ma quasi sempre efficace.
Riflessione personale:
Ogni volta che arriva un CV con nell’oggetto Candidatura spontanea, penso a un poveretto minacciato di morte: “Invia il tuo CV o ti taglio la testa!”. Sperando le circostanze in cui inviate non siano così tragiche, la spontaneità dell’invio è già implicita nel termine candidatura e non serve reiterarla.
Prendiamo in prestito un’immagine di Zero Calcare che ben rappresenta i nostri candidati a morte e vi diamo appuntamento alla prossima puntata, dedicata al testo della mail di accompagnamento all’invio del CV.